Il risultato del nostro impegno per l'ambiente

SETE è uno dei risultati del nostro impegno per un futuro più sostenibile, un esempio concreto di come la plastica possa essere trasformata da rifiuto a risorsa.
Attraverso processi innovativi di riciclo e un’approccio di economia circolare, creiamo prodotti utili, esteticamente piacevoli e rispettosi dell’ambiente, dando nuova vita ai materiali destinati allo scarto.

SETE

SETE nasce dall’impiego di PET riciclato, ottenuto da materiali già in circolazione. La sua produzione si avvale di un innovativo processo di stampaggio brevettato a livello europeo (EP3747316 “injection process for the production of PET and rPET articles”). L’azienda produttrice sfrutta energia sostenibile, ricavando il 25% del fabbisogno energetico da pannelli fotovoltaici, e utilizza presse elettriche che consentono una riduzione dei consumi fino al 30%. Dare nuova vita agli oggetti ha un significato profondo e simbolico, che richiama la conversione e la redenzione di cui parla il Vangelo. Recuperare ciò che è stato scartato significa riconoscere valore dove altri non l’avevano visto:

La pietra scartata è diventata pietra angolare.
( Matteo 21: 33-43, 45-46)

Sete è un manuale vivente di riciclo.

Il vassoio SETE è prodotto con PET ricavato dal riciclo meccanico delle bottiglie. In questo processo, le bottiglie vengono raccolte, triturate in scaglie e sottoposte a un trattamento di lavaggio e purificazione per renderle nuovamente utilizzabili.
Attualmente, il riciclo meccanico è il metodo più comune per il recupero della plastica.

I bicchieri e la brocca SETE sono realizzati con PET ottenuto tramite riciclo chimico delle bottiglie.
Questo processo si basa su un principio semplice: poiché tutte le plastiche derivano dal petrolio, perché non invertire il processo, riportando la plastica il più vicino possibile alla sua fonte?

Tecnologicamente, l’obiettivo è trasformare la plastica in olio di pirolisi, da cui si ricavano i precursori dei monomeri necessari per ottenere polimeri identici a quelli prodotti dal petrolio. Il riciclo chimico è visto come una soluzione promettente per affrontare i 413 milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno, anche se attualmente è ancora in fase di sviluppo.

SETE è uno dei pochi esempi di successo che impiegano questa tecnologia innovativa.

Con delle competenze consolidate nel lavorare la plastica riciclata e un metodo brevettato, la sfida era chiara: come fare un ulteriore passo avanti?

L’incontro con Giulio Iacchetti ha rappresentato un momento di svolta. La sua visione ci ha portato a comprendere che la sostenibilità non deve essere un pretesto di vendita, ma un presupposto; il cliente deve scegliere un prodotto perché è bello, funzionale e appagante, e solo in secondo luogo per la sua natura ecologica.

Giulio Iacchetti

Designer industriale dal 1992 con sede a Milano, ha collaborato con prestigiose aziende come Alessi, Artemide, Ceramiche Refin, Fontana Arte, Foscarini, Magis e Moleskine.
Attualmente è Direttore artistico di Abet Laminati e dnd Handles. Il suo lavoro è riconoscibile per la ricerca e la definizione di nuove tipologie di oggetti. La Triennale di Milano gli ha dedicato una mostra personale nel 2009, intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”.
È vincitore di due premi Compasso d’Oro: nel 2001 per Moscardino, un cucchiaio-forchetta creato per Pandora design, e nel 2014 per la serie di tombini Sfera progettati per Montini.

SETE: Un Design Riconosciuto

Siamo orgogliosi di annunciare che SETE è stato selezionato per l’ADI Design Index, una tappa fondamentale per concorrere al Compasso d’Oro, il più antico e prestigioso premio di design al mondo, istituito nel 1954. Questa selezione sottolinea non solo la qualità del progetto, ma anche il suo valore innovativo e sostenibile, riconosciuto da esperti internazionali del settore.

Scopri di più sull’ADI Design Index

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